Capitolo 1 - Premessa Generale
1.6 Le Società Operaie di Mutuo Soccorso in Provincia di Treviso
Le Società Operaie di Mutuo Soccorso in provincia di Treviso furono circa 126, di cui 25 in comune di Treviso; le prime in assoluto sorsero a Follina nel 1865, confermando l’importanza di questa zona nell’avvio dello sviluppo industriale (lanifici) dopo la costituzione del Regno d’Italia.
A Treviso la Soms G. Garibaldi nacque nel 1867, ed oltre che essere la più importante in provincia di Treviso, fu anche una delle più solide nel Veneto. Assieme ad essa furono avviate altre Soms G. Garibaldi a Conegliano, Montebelluna, Vittorio Veneto, Pieve di Soligo, Valdobbiadene localizzate naturalmente nei centri dove avevano preso avvio i primi opifici industriali. Subito dopo sorsero numerose altre Società ed oltre a quelle in comune di Treviso, ne troviamo complessivamente 6 a Vittorio Veneto, 3 a Follina, ed ancora 3 rispettivamente a Castelfranco, Conegliano e Montebelluna; le rimanenti società sorsero una in ogni comune.
A queste, soprattutto nei comuni della cinta periferica di Treviso, si aggiunsero 36 Soms di ispirazione cattolica; la prima fu la Soms “S. Giuseppe” nel 1886 a Treviso.
Come curiosità, le prime associazioni di sacerdoti in provincia risalgono al 1310, e la più antica Soms è “L’Associazione di mutuo Soccorso fra i sacerdoti diocesani”, antichissima confraternita della quale si conserva in Seminario lo statuto risalente al 1720 [4].
Per tornare alle nostre vicende, le Soms furono promosse in provincia soprattutto dagli esponenti della classe dirigente locale, talvolta di tendenze conservatrici, ma nella maggioranza dei casi di tendenze moderatamente progressiste, che videro in esse uno strumento di elevazione delle masse operaie, sostenute, ma non troppo, cioè fin dove trovavano convenienza, anche dai vari capitani d’industria, i quali avevano interesse a tutelare in qualche modo i loro operai, considerata la mancanza di leggi a tutela degli stessi, ma preoccupandosi più che altro di poter disporre di manodopera a basso costo. E questo pare si possa dire anche a proposito del caso di Crocetta del Montello, come vedremo più avanti.
Veduta suggestiva del Ponte di S. Anna che segna il confine tra Crocetta e Cornuda
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