Capitolo 5 - La Scuola di Disegno applicato alle Arti e Mestieri

 

5.1 Avvio dell'attività didattica

 

Nei primi anni, il 1914 ed il 1915, lo sforzo principale fu quello di creare la struttura e dare avvio alla scuola, non si può propriamente parlare di attività didattica nel senso più esaustivo del termine: già ogni avvio è caratterizzato dalla precarietà, e questo lo fu in modo particolare per la mancanza di esperienza in merito e per la mancanza di fondi. Ma soprattutto, ormai le voci ricorrenti di guerra preoccupavano un po’ tutti e finirono inevitabilmente per condizionare anche una partenza convinta della scuola.

La scuola fu comunque avviata nell’ottobre 1914 e funzionò fino al giugno del 1915; riprese nell’ottobre 1915, ma fu tutto provvisorio: già il 30 dicembre 1915 l’assemblea della Soms decise di sospendere le attività concedendo alla Croce Rossa i suoi locali in uso come ospedale.

Dopo la guerra non è che la situazione fosse migliore, anzi era decisamente peggiore, perché occorreva far riprendere l’attività non solo ad una istituzione, la Soms, ma anche ad un’altra, la Scuola di disegno, e né l’una né l’altra disponevano di niente.

Abbiamo visto l’episodio della scuola avviata dal Commissario Prefettizio all’insaputa della Soms, ma su sollecitazione del suo Presidente Onorario, evidentemente decisionista e presidente in pectore per le cose più importanti. Dopo i chiarimenti intervenuti in Direttivo, quell’episodio, per certi versi, si inquadra nell’atmosfera postbellica, fatta di urgenze e di voglia di ripartire, senza però la necessaria coordinazione; subito, comunque, la scuola riparte normalmente sotto il controllo della Soms.

E’ bene ricordare che la denominazione più corretta era Scuola di Disegno applicato alle Arti ed ai Mestieri, qualche volta veniva chiamata anche scuola d’arti e mestieri o ancor più sbrigativamente scuola di disegno

Alla ripresa nel 1920, dunque, Direttore ed insegnante della scuola fu il prof. Olivotti, incaricato dal Commissario Prefettizio.

Questa situazione venne accettata dal Direttivo della Società e pare che per l’anno scolastico 1921-22 l’incarico gli sia stato mantenuto; dall’anno scolastico 1922-23 invece il direttore fu l’arch. Varlonga, sempre con mansioni anche di insegnante.

Il rag. Garizzo è responsabile della commissione esecutiva della scuola, formata anche da Carlo Munari, Pietro Canova, Barbisan Giovanni, talvolta anche da Stolfi Giacomo, e dal cassiere segretario Chiaventone Luigi, poi sostituito da Panno Angelo. Egli legge nel maggio 1923 una prima relazione sulla scuola, nella quale espone il bilancio e chiede praticamente un contributo al Comune per la gestione della scuola stessa; questa relazione fu inviata al Commissario prefettizio e messa agli atti, ma non si trova più.

Con l’Amministrazione Comunale comunque si instaurò subito un buon rapporto, che portò alla fornitura dell’arredamento sia per la scuola che per la Società ed il Comune in effetti si impegnò a versare lire 1000 per l’anno in corso e lire 2000 per l’anno successivo.

Alla costante ricerca di finanziamenti fin dal 1922, Garizzo scrisse nel 1923 e nel 1925 anche ad altri Enti: alla Deputazione Provinciale e cioè alla Provincia, alla Camera di Commercio, alla Cassa di Risparmio, alla Banca Popolare, al Canapificio Veneto, al Signor Riccardo Ancilotto e questi saranno per molti anni i finanziatori benevoli della scuola di Crocetta e ne permetteranno il funzionamento; la Società stessa concesse annualmente un contributo alla scuola.

Anche il Provveditorato di Treviso, Il Consorzio per l’Istruzione Professionale, e tre Ministeri, quello per le Terre Liberate, del Lavoro e della Previdenza Sociale e dell’Economia Nazionale, appaiono fra coloro che concessero contributi alla Soms per la scuola di disegno.

Nel giugno 1923 la commissione per la scuola propone di assegnare un premio ai migliori alunni, che consisterà oltre che nel diploma, in una medaglia per i primi tre migliori alunni di ognuno dei tre corsi funzionanti già in quell’anno scolastico. Nonostante i numerosi solleciti da parte del Presidente, oltre alle autorità ed ai parenti dei premiati, alla cerimonia di consegna dei premi intervengono pochi iscritti e cittadini , con dispiacere del Direttivo perché a questa cerimonia si attribuiva, e giustamente, importanza come veicolo promozionale per la Soms, a riscontro dell’utilità della sua attività e della sua buona gestione.

Il 23 agosto 1923 Garizzo comunica ufficialmente “…che ormai sono quasi assicurati i mezzi finanziari… e però occorre che il Consiglio Direttivo della Soms abbia a dare tutto il suo interessamento, intervenendo possibilmente a turno alle lezioni domenicali”, inoltre ”…si sta studiando assieme al Regio Commissario ed al Cav. Puricelli il mezzo perché la scuola abbia a rendere il maggior profitto possibile…”.

La scuola quindi si avvaleva dell’opera di alcuni soci per l’assistenza nelle ore di disegno, specialmente alla domenica mattina e pertanto si può ipotizzare una gestione ancora per certi versi in po’ casalinga, condizionata dai mezzi limitati a disposizione. La necessità di un salto di qualità è percepita naturalmente anche da Garizzo e dalla Commissione, ed in questo senso va interpretato il lavoro organizzativo e programmatorio in atto con il Commissario e l’ing. Puricelli, direttore del Canapificio, che inizialmente più volte fu anche presidente della commissione degli esami finali.

La relazione finale sull’anno scolastico, predisposta dall’arch. Varlonga e letta da Garizzo al Direttivo, consente per la prima volta di conoscere alcune cifre del suo bilancio: le Entrate sono pari a lire 3.845,00 le Uscite a lire 2.490,50, con un “civanzo”, così veniva chiamato l’avanzo di gestione, di lire 1.350,20.

In vista del salto di qualità si pone in atto anche una forte campagna di sensibilizzazione per le iscrizioni, con una inserzione sul Gazzettino, ma anche con una lettera ai parroci dei paesi “circonvicini”, da leggere in chiesa alla domenica.

Il 13 gennaio 1924 viene reso noto in direttivo il nome del primo rappresentante del Comune nella Scuola, trattasi di Mazzocato Vincenzo, ed inoltre il coinvolgimento diretto anche del Sindaco e del Segretario comunale nelle cose della scuola, in omaggio a quell’ordine del giorno che auspicava il coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale nella gestione della scuola. Se questo fu un bene od un male è difficile dirlo, per l’archiviazione ed il reperimento della corrispondenza della Soms certamente no.

Nel gennaio del 1925, facendo la relazione sulla scuola, Garizzo “fa presente come la commissione, allo scopo di facilitare lo studio del disegno agli alunni, ha deciso di indire una scuola serale di geometria, scuola che è già in funzionamento e che dà speranza di buoni frutti. Disse quindi come, essendo ormai fatti gli accordi necessari tra la ditta ed il Comune, il fabbricato della scuola sia passato in proprietà del Comune stesso, e che fra breve si inizieranno i lavori di ampliamento già precedentemente stabiliti” … ”riguardo i mezzi per la spesa dei lavori, spera che s’incarichi il Comune, e per il mantenimento della scuola nutre speranza che come sempre non mancheranno i buoni che vorranno aiutarla…”.

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