Capitolo 7 - La Soms dopo il 1945
7.3 La struttura della Scuola di Disegno ed i Corsi professionali
La Scuola dunque era ripartita con i corsi di disegno applicati alle arti ed ai mestieri dal 1947; non ci furono grosse difficoltà nel riavviare i corsi, perché bene o male la comunità vi era abituata, c’era comunque la necessità di aumentare un po’ la frequenza: i corsi vennero organizzati sulla falsariga della precedente organizzazione ed autorizzati dal provveditorato agli studi; titolo di ammissione era la classe V elementare.
Per pubblicizzare la scuola al momento dell’iscrizione, a partire dal 1949/50 anno del rilancio, e poi ancora di tanto in tanto, vennero fatti avvisi pubblici attraverso i parroci di Crocetta, Ciano, Nogarè, Cornuda, Maser, Vidor, Covolo, Onigo, Pederobba, SS. Angeli, S. Maria della Vittoria.
Nei primi tre anni di scuola, fino al 1950, tre furono gli insegnanti: il perito Tecnico Verbano Francesco, direttore ed insegnante, 300 lire; il geometra Tesser Angelo, 250 lire ed il maestro Giobatta Moretto 250 lire, sempre compenso orario. Alla fine del 1950 Tesser fu esonerato perché poco incline a mantenere la disciplina e, in certo senso, precursore… dell’autogestione! E fu sostituito dal geom. Fusinotto.
Questa l’impostazione dei corsi nell’anno scolastico 1949/50.
Materie d'insegnamento
Ore settimanali
Prove
1°
corso
2°
corso
3°
corso
4°
corso
Italiano
2
-
-
-
Scritto-orale
Aritmetica 2 2 - - Scritto-orale Geometria-Teoria proiezioni 2 - - - Scritto-orale Elem. di costruzione - 2 2 - Orale Tecnologia - - 2 2 Orale Elementi di architettura - - - 2 Grafica Elementi di meccanica-elettrotecnica - - - 2 Orale Disegno ornamentale 2 2 2 2 Grafica Disegno geometrico-proiezione 3 - - - Grafica Disegno professionale - 3 3 3 Grafica Totale ore 11 9 9 11 - Totale iscritti 50 20 20 5 - Ad ulteriore precisazione, i 95 frequentanti erano così suddivisi: 75 dai 15 ai 18 anni, e 20 sopra i 18 anni.
All’inizio del 1950 è apparso subito chiaro che la scuola avrebbe dovuto cercare di diversificare il suo intervento scolastico, interpretando le esigenze dei tempi: i corsi di disegno potevano ancora sussistere, ma occorreva anche un insegnamento pratico con esercitazioni, che si sarebbero tradotte in qualifiche nelle varie professioni, considerato l’alto numero di disoccupati del dopoguerra. E man mano che la difficoltà a continuare l’erogazione di sussidi per malattia ai soci si delineava sempre più come una impossibilità ad erogarli, divenendo una rinuncia sofferta e dolorosamente definitiva, altrettanto chiaramente si delineava che lo scopo principale della Soms sarebbe divenuto quello di gestire e sviluppare la scuola di disegno. In questo contesto l’insegnamento del disegno venne affiancato dai corsi di preparazione professionale, che avevano lo scopo di dare le basi di una professione, soprattutto a disoccupati giovani e meno giovani, consentendo alla fine di attribuire una qualifica: nel 1950 vennero avviati i Corsi Professionali istituiti dallo stato per disoccupati e con il contributo dello stato stesso, vigilati in loco dal Consorzio Provinciale per l’Istruzione Tecnica.
Le attività della scuola di disegno iniziavano più o meno regolarmente alla fine di settembre o all’inizio di ottobre e proseguivano fino a giugno, con la stessa organizzazione già precedentemente collaudata; i corsi professionali invece avevano un’altra cadenza, l’inizio era a novembre, dicembre e talvolta anche a gennaio, e ciò dipendeva dall’autorizzazione ministeriale ad avviare i corsi stessi, che avevano una durata di circa sei mesi, con un totale di 300 (350) ore, delle quali, di norma, 125 teoriche e 175 pratiche.
Normalmente, quindi, in un anno scolastico funzionavano quattro corsi di disegno ed anche due o tre corsi professionali (meccanici aggiustatori, elettricisti e muratori) ma si ebbero anche corsi per falegnami e più tardi anche di calzolai, verso la fine degli anni ‘50. Nell’anno scolastico 1955/56, in cui venne costituito il Consorzio Provinciale per la Scuola Professionale, la Soms prospettò l’ipotesi di avviare anche corsi professionali femminili, ma non si arrivò alla realizzazione.
Mentre i corsi di disegno si formavano da soli, a seconda degli iscritti, per i corsi professionali si raccoglievano le iscrizioni, ma l’autorizzazione ad effettuare i corsi veniva data dal Ministero del lavoro, e spesso per ottenere i corsi o per sollecitare la comunicazione di avvio o la corresponsione dei contributi, che già allora arrivavano molto tardi dal Ministero, si fece ricorso a qualche “intervento” da parte di personaggi influenti, legati al Ministero del lavoro, o di parlamentari; nel 1955 ad esempio “…il Presidente Direni dichiara di aver scritto agli On. Matteo Matteotti e Paolo Rossi esponenti del PSDI… pregandoli di interporre gli autorevoli uffici presso il competente Ministero perché venga approvata la richiesta di eseguire due corsi di addestramento per elettricisti e muratori per l’anno scolastico 1955/56“.
E’ questa la prima “interferenza” politica evidente nelle azioni della Soms, al limite della apoliticità proclamata dal suo statuto, che sicuramente non piacque ai maggiorenti democristiani del Comune, si tenga presente che la competizione politica in questi anni stava lievitando…
Visite di controllo o sopralluoghi ai corsi ebbero luogo almeno una volta all’anno da parte dei responsabili del Consorzio Provinciale per l’istruzione professionale e del Ministero del Lavoro o Ufficio Provinciale del Lavoro, con relazioni e giudizi sempre positivi; il contributo ministeriale per ogni corso negli anni iniziali fu di circa 300.000 lire per arrivare poi a 500.000 lire circa.
La frequenza alle lezioni di tutti i corsi non era gratuita: l’iscrizione prevedeva il versamento di £ 100 per i figli dei soci e £ 200 per i figli dei non soci; queste quote di iscrizione subirono delle modifiche divenendo rispettivamente lire 150/250 nel 1955, e 200/300 nel 1959; la cancelleria veniva consegnata dalla scuola stessa ed era a carico degli alunni, i quali dovevano pagarla subito od al massimo il giorno dopo, pena l’esclusione dalle lezioni; tutto ciò valeva per tutti i corsi.
Tutta l’attività didattica della scuola, dal 1948, venne seguita da Giacomo Direni, perito industriale e direttore della centrale elettrica di Crocetta, il quale, sulle orme di Filippo Garizzo, divenne poi presidente della Società e continuò comunque a seguire la scuola, anche perché era divenuta la principale attività della Società operaia.
Il direttore della scuola fu inizialmente il perito industriale Francesco Verbano di Montebelluna, che contemporaneamente fu anche insegnante; dal 1955 fu direttore il maestro Giobatta Moretto, “Tita Faion”, di Ciano, ben noto ad intere generazioni di scavezzacolli crocettani.
Gli insegnanti erano divisi in due categorie: quelli diplomati, che insegnavano nella scuola di disegno; e gli insegnanti tecnici, che insegnavano nei corsi professionali ed erano sempre esperti artigiani di Crocetta o dei paesi vicini. La loro retribuzione inizialmente fu di 200 lire all’ora indistintamente, poi fu diversificata: per gli insegnanti diplomati 300 (1955) e 400 lire (1958), per gli insegnanti tecnici, gli esperti artigiani, 250 (1955) e 300 lire (1958).
Gli insegnanti della scuola di disegno dopo il 1950, furono quattro ogni anno e rimasero abbastanza stabili in questo periodo: p.i. Verbano Francesco, m. Moretto Giobatta, geom Fusinotto Ottorino, p.i. Fagan Alberto, p.i. Di Sano Francesco, prof. Nino Rizzardini, p.i. Martinelli Luciano, per successive sostituzioni.
Nei corsi professionali (un esperto per ogni corso) troviamo Rossetto Soave esperto artigiano muratore di Nogarè, sempre presente, poi Grassotto Antonio e Brufatto Giovanni, di Crocetta, capi meccanici in Canapificio, Bianchin Giovanni di Crocetta e De Lucchi Giuseppe di Covolo, esperti elettricisti.
Gli orari ed i giorni di insegnamento per la scuola di disegno ricalcavano il modello precedente, mentre per i corsi professionali tre erano i giorni per settimana, con il sabato compreso che consentiva anche di fare più ore pratiche. Per tutti i giovani furono organizzate visite a laboratori artigianali o a calzaturifici della zona ed anche alla centrale idroelettrica di Crocetta; negli anni 1959 e ‘60 gli alunni della scuola vennero portati due volte a Padova, per visitare la Fiera campionaria.
In tutto questo periodo, un solo provvedimento disciplinare è ricordato: l’11 novembre 1953 “si registra un caso di insubordinazione da parte di alunni del terzo corso verso un loro insegnante”; dopo aver sentito le versioni contrastanti degli interessati, il caso venne risolto con una lettera ai genitori, precisando che se la cosa si fosse ripetuta ancora, sarebbero stati espulsi dalla scuola per sempre.
Alla fine di ogni anno scolastico avveniva una delle manifestazioni più importanti della Soms e cioè l’Assemblea generale della Soms assieme alla cerimonia di chiusura dell’anno scolastico della scuola di disegno, nella quale, oltre alla relazione sull’andamento della Soms, abbastanza breve, il maggiore spazio era dedicato alla scuola con la relazione sulle sue condizioni finanziarie, e con la relazione del direttore della scuola stessa, che illustrava l’andamento scolastico, forniva i dati sulla frequenza e proponeva gli alunni più meritevoli per la premiazione (medaglia d’argento, di bronzo ed attrezzi vari). In questa giornata veniva allestita anche la mostra finale dei lavori e dei disegni realizzati durante l’anno scolastico ed a questa cerimonia di chiusura, che prevedeva naturalmente anche la premiazione degli alunni, la consegna delle pagelle e dei diplomi, erano invitate tutte le autorità che potevano essere interessate a conoscere la scuola: oltre agli insegnanti, erano invitati i genitori, il Sindaco, rappresentanti del ministero del lavoro o dell’istruzione professionale provinciale, della camera di commercio… era insomma una occasione giustamente creata per pubblicizzare il proprio lavoro ed il proprio prodotto.
Allievi ed insegnanti dell'anno scolastico 1951
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